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Cristina Fabbrini Serravalle durante la presentazione a Bergamo con Andrea Benigni e Marco Serravalle

"...più mi sforzavo più avevo la sensazione di scivolare all’indietro, di allontanarmi dalle immagini del sogno. Cercavo di afferrare un lembo di quelle sensazioni sfilacciate per provare a ragionare, a ricordare.

Niente.

Tra me e il mio subconscio c’era un portone blindato, inviolabile. Era come se di tutto quel mondo infinito che sentivo dentro, potessi esplorare sempre e solo l’ingresso, una parte infinitesimale, ma non mi fosse consentito spingermi oltre."

Da Il Senso dell'acqua

Il Senso dell'acqua è mio il primo libro pubblicato.  

Scrivo da sempre, ma non ho mai trovato il coraggio o la forza di mettermi davvero in gioco cercando la pubblicazione.

Scrivevo per me stessa, e questo per me era già abbastanza.

 

Il Senso dell'Acqua si è scritto da solo. Un po' diario, un po' romanzo e nasce dalla mia esperienza personale con le regressioni nelle vite passate.

In tutto questo c'entra Marco, mio marito, che mi ha insegnato che per ogni situazione esiste un punto di vista differente rispetto a quello che si ha guardando le cose dall'interno.

Oggettività e soggettività insomma. 

Da qui la necessità di raccontare questi anni particolari della mia vita, che mi hanno portata a ribaltare tutto nel tentativo di trovare un baricentro saldo, capace di sostenere la mia inesauribile curiosità e il mio dilagante bisogno di sapere, di conoscere.

Il Senso dell'Acqua è una storia vera, che ha del romantico, dell'incredibile, del sensato e dell'assurdo. 
Due storie d'amore diverse ma avvincenti, ciascuna a modo suo, che si snodano e si intrecciano su due vite parallele: una è quella attuale, l'altra quella vissuta più di duecento anni fa, in luoghi lontani e (allora, per me) sconosciuti.

 

C'entrano i sogni, le sensazioni, i ricordi. Ma quali ricordi? Da dove arrivano? Fenomeni strani che si verificano, di solito, all’alba.

Poi, una sera, davanti alla TV, il volto di un attore sconosciuto scatena l'inevitabile. E la giostra comincia a girare...
Nel caos della situazione compare poi, quasi per caso (o per predeterminazione?) Marco Serravalle, che tiene corsi di “Cristalloterapia delle vite passate”. 
Il corso, i primi trattamenti, molti dubbi, nessuna certezza: ecco che cominciano a emergere i ricordi di una vita passata che si ricollegano e combaciano alla perfezione.
E' a questo punto che il libro prende due strade, si divide per raccontare, intrecciandole, le due vite: quella attuale e quella della vita passata. 

Il senso
dell'Acqua

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