

Briciole
Di Teatro:
CENERENTOLA E LA PRINCIPESSA
Andrea: - Ciao Silvia, come va?
(Silvia alza solo il mento, indicando il padre seduto al tavolo nel retrobottega del bar)
Andrea: - Hai già chiuso?
(Silvia guarda l'orologio appeso alla parete) - Eh.
Andrea: - Insomma Silvia, che hai? E' qualche giorno che non ti si può stare accanto, mordi! E poi guardati: è possibile che non riesci a sistemarti un po'? Un po' di trucco, una maglietta un po' più... non so, sei sciatta.
Silvia: - E perché? Per risultare affascinante a qualche ubriacone? Per qualche svoltolato? O magari per quello stronzo di papà?
Andrea: - Ok, avete litigato ancora Che c'è, sei sotto ciclo?
Silvia: - Ciclo un cazzo! La fai facile, tu. A te viene sempre tutto bene, no? L'università, lo shopping in centro, gli amici altolocati. Persino quello stronzo con l'Audi. Bello, elegante, figo. Dimmi una cosa principessa: tu lo sai come ci si sente a essere una cenerentola del cazzo, una che nemmeno la fatina si ricorda che esista? (Scuote la testa) No. Non lo sai. Quindi non venire qui a farmi la tua morale spicciola. Non mi serve. Fammi un favore, vattene. Non ce l'hai un happyhour qualunque che ti sta aspettando?
Andrea: - Sì, in effetti ce l'ho. Io... ero venuta a chiederti se volevi venire anche tu. C'è uno stronzo con il Mercedes che...
ma in fondo, magari, no.
Ho scritto queste brevissime sceneggiature durante i Workshop con Sergio Rubini, e ne è venuto fuori qualcosa di interessante...
Le fotografie utilizzate nella sezione "Briciole" sono state scattate da Federico Guida durante le riprese e sono di proprietà della © Milano Film Academy